Perché la ninna nanna fa addormentare i bambini?

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Qual è l’origine della ninna nanna? E perché riesce a tranquillizzare i bambini tanto da farli addormentare? Ma soprattutto: come fare quando non funziona?

La ninna nanna, una magia di suoni e parole che accompagna i neonati fin dalla notte dei tempi. E non solo: anche da adulti, soprattutto da neo genitori, il suo potere di riportare alla memoria momenti e affetti passati è potentissimo. Ma qual è l’origine della ninna nanna? E perché è così apprezzata dai bambini? Ma soprattutto, come fare quando nemmeno la più dolce delle cantilene riesce a farlo dormire?

Ninna-nanna: una parola affascinante

Il significato stesso della parola richiama il potente fascino che la ninna nanna ha sui neonati, e sui bambini in generale. Il termine viene infatti definito dai linguisti come “fonosimbolico”, capace cioè di richiamare, tramite il suono che si produce pronunciandolo, il significato che veicola. Una parola ricca di significati legati alla sfera affettiva ed emozionale, che anche in altre lingue (in inglese “lullaby”, in spagnolo “canción de cuna”) sta a significare il potere di rassicurare e far addormentare i bambini col suono della voce.

Come nasce la ninna nanna?

Non ci sono documenti che ne attestino una vera e propria origine canonica, tuttavia molte ipotesi si sono fatte circa la derivazione di questa pratica dalle antichissime preghiere cantate agli dei da babilonesi ed assiri.

Non esiste nemmeno una struttura metrica o linguistica standard: esistono centinaia di ninnananne in tutto il mondo. Ma lo scopo è lo stesso: cullare i bambini con la voce, tramite un ritmo monotono e cadenzato.

Per i bambini, infatti, la voce ha un’importanza fondamentale nello sviluppo cerebrale fin dai primi mesi di vita. Il neonato è capace di distinguere i suoni, e di associarle alla cura, alla sensazione di sicurezza e al riposo. Inoltre i bambini riconoscono e memorizzano molto presto le canzoni più semplici, iniziando ad interagire subito con sorrisi e movimenti.

Cosa fare quando la ninna nanna non basta?

Ogni neonato ha i propri ritmi, e le proprie abitudini. Imparare a comprenderle, cercando di guidarlo verso una routine quanto più regolare possibile, è importante.

Per farlo il contatto con mamma e papà è essenziale, ma esistono tanti piccoli oggetti che possono esserci d'aiuto: avete provato a regalare al vostro piccolo un dou dou, oppure ad usare le dolcissime ninna-nanne comprese nel Primo Diario di Giunti? Un carinissimo carillon come quello della Clementoni, oppure una giostrina musicale come quelle realizzate da Tiny Love? Su babydodo.it trovate questo e molto di più per le nanne dei vostri piccoli!

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