Ossitocina, ovvero l’ormone dell’amore: cos'è?
Durante la gravidanza la produzione di “ossitocina” aumenta: cosa significa?
L’amore è (anche) una questione di chimica. E, quando si parla di amore genitoriale, ciò a cui molto spesso ci si riferisce è un particolare elemento che non a caso viene soprannominato “l’ormone dell’amore”: stiamo parlando dell’ossitocina. Durante la gravidanza, il parto e l’allattamento, e in generale nelle relazioni affettive e familiari, questo ormone ha un ruolo centrale.
L’ossitocina nella gravidanza e l’allattamento
L’ossitocina è un ormone proteico, prodotto dall’ipotalamo, che gioca un ruolo centrale per la neomamma tanto nel parto che nell’allattamento. Durante il travaglio, infatti, stimola le fibrocellule muscolari favorendo il rilassamento dei muscoli coinvolti (non a caso il termine deriva dal greco ossitocia, ovvero “parto veloce”), e successivamente partecipa attivamente alla produzione del latte per l’allattamento.
Oltre che biologicamente, anche dal punto di vista psico-affettivo è fondamentale anche nelle fasi successive: il gene OXTR, responsabile dell’attivazione della produzione di ossitocina, è anche il principale responsabile del sentimento di attaccamento nei confronti del bambino. Alcuni studi condotti da un team di ricerca tedesco hanno avanzato l’ipotesi che il cosiddetto “istinto materno” sia in qualche modo collegato alla produzione di questo ormone.
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